lunedì 14 novembre 2011

Intel CPU Artwork: Oltre il Processore e 40 Anni di Storia, Verso l’All-Thing Computing


Finalmente posso parlarvi e pubblicare le immagini del lavoro che per circa un mese mi ha tolto il sonno!
Quello che troverete di seguito è il concept che la INTEL ha chiesto di sviluppare al nostro gruppo di progettazione; formato da me, Luca Scarpellini,Ilaria Innocenti e Giorgio Laboratore.
Il progetto è stato per tutti molto stimolante ed impegnativo. 
Il tempo che avevamo a disposizione  - poco meno di un mese -  e la quantità di cose da produrre,  -  idee, bozzetti, prototipi e servizio fotografico - hanno messo a dura prova le nostre facoltà mentali e fisiche.
Ma alla fine ce l'abbiamo fatta!
Il risultato è quello che trovate in questa pagine.
Prima di lasciarvi alle immagini voglio ringraziare i miei 3 compagni di viaggio, Marco Catalani, Gabriella e Paola - per avermi "donato" un guizzo vincente per l'ideazione di uno degli oggetti - Francesca per avermi aiutato nello sviluppo di alcuni prototipi ed Andrea Rubbo, che con le sue foto ha colto l'essenza dei nostri oggetti.

All’origine è stato l’Intel 4004. Poi sono passati 40 anni di storia e di successi, di evoluzione tecnologica e di nuove opportunità offerte dell’informatica. All’orizzonte, non troppo lontano, si staglia una visione precisa, quella dell’ “all thing computing” o del “compute continuum”.
In questo lungo percorso che ha innescato la terza rivoluzione industriale e una profonda trasformazione dei comportamenti sociali, i processori Intel non solo sono diventati via via più piccoli e più performanti, ma hanno anche valicato i confini naturali del PC, entrando oggi nei notebook e in una moltitudine di device mobili, domani in un numero sempre maggiore di oggetti “smart” e dalle nature più diverse, dall’auto al frigo di casa, dalla scarpa tecnica alla caldaia dell’impianto termico domestico.
Il processore sta diventando l’elemento costante, seppure invisibile, della nostra “esperienza aumentata” quotidiana. L’intelligenza che permette di infondere agli oggetti sposta infatti di giorno in giorno un passo più in là il limite del possibile, realizzando un contesto ambientale dinamico e in grado di adattarsi alle esigenze, alle problematiche e ai desideri dei singoli. 

I processori dentro tutte le cose. Ma anche processori che diventano materia prima per gli oggetti più svariati. Quattro giovani designer italiani hanno dato vita, con queste premesse, a sei diversi oggetti di design, per tradurre in forme comuni e funzionali il ruolo del processore, tra storia e innovazione, tra quotidiano e futuro.
Emiliano Brinci, Ilaria Innocenti, Giorgio Laboratore e Luca Scarpellini hanno così creato una lampada da tavolo, un orologio da parete, un tavolo da gioco una spilla, delle bretelle da uomo e una doppia seduta, impiegando processori Intel di ogni epoca e forma e amalgamandoli con altri materiali costruttivi tradizionali, dal ferro al metacrilato, dal legno al rame.
I vecchi processori non più in uso acquistano così una nuova vita, e suggeriscono, forse, la nostra che verrà.


I sei oggetti 

TAVOLO DA GIOCO



Descrizione: tavolino da gioco per dama e/o scacchi. I 32 processori sabbiati e disposti a scacchiera si alternano sulla superficie di legno laccato provocando un elegante contrasto materico tridimensionale che rende quest'oggetto un affascinante elemento d'arredo.
Materiali: legno, processori Intel
Quantità CPU: 32 unità
Dimensioni: 40 x 40 x 42 cm

LAMPADA FLOWER


Descrizione: questi fiori intelligenti sono diodi LED racchiusi in petali composti da diversi tipi di processori, sorretti da listelli di ferro verniciato. All’interno del vaso in terracotta sono alloggiati alimentatore e trasformatore.
Materiali: ferro, metacrilato, terracotta, pasta-neve, processori Intel
Quantità CPU: 39 unità
Dimensioni: 20 x 30 x 45 cm (ca.)


BRETELLE “GEEK”

  
Descrizione: questo accessorio "geek" è ottenuto grazie al recupero di vecchi cablaggi da computer mentre 3 processori Intel decorano le fibbie anteriori e posteriore.
Materiali: cablaggi da computer, pelle, fascia elastica, processori Intel
Quantità CPU: 3 unità
Dimensioni: variabili e regolabili

PANCA WIRED



Descrizione: quest'oggetto mette in scena la commistione tra passato e futuro. Il linguaggio stilistico tipico della classica sedia chiavarina è contaminato dal virus dell' "all thing computing" generato dai processori incastonati all'interno della seduta. La trama grafica della paglia è ottenuta verniciando i vari tratti di corda intrecciata con una tinta oro.
Materiali: legno, paglia viennese, processori Intel
Quantità CPU: 2 unità
Dimensioni: 80 x 80 x 65 cm

OROLOGIO WIRED

  
Descrizione: una lastra di metacrilato viene sagomata a laser per creare un decoro ispirato ai circuiti stampati. 4 processori Intel segnano le ore principali della giornata.
Materiali: metacrilato, processori Intel
Quantità CPU: 4 unità
Dimensioni: 50 x 50 cm (ca.)

SPILLA CPU


 Descrizione: il progetto parte dalla volontà di incorniciare diversi modelli di processore come fossero pietre preziose. La varietà dei diversi tipi di processore da vita ad una originale composizione ornamentale. I processori sono incastonati in placche di rame collegate tra di loro attraverso un leggero tondino, anch'esso di rame.
Materiali: rame, processori Intel
Quantità CPU: 3 unità
Dimensioni: 13 x 8 cm



I quattro giovani designer italiani


Emiliano Brinci
Industrial designer 3.0 e blogger dalla mente curiosa. Romano immatricolato '77 e omologato per viaggiare in tutto il mondo, anche nelle cappelliere degli aerei. Nel 2008 fonda, a Roma, l'Atelier Designtrasparente: spazio creativo dove progetta e autoproduce design in metacrilato.


Ilaria Innocenti
Emiliana, classe 1983, si diploma nel 2005 allo IED di Milano e inizia subito come freelance lavorando nel campo del product e interior design realizzando progetti per committenti privati e per aziende. Attraverso il recupero di antiche tradizioni artigianali ha riscoperto il valore del passato e ne ha fatto la sua forma d’arte.

Sito web: www.ilariai.com

Giorgio Laboratore
Giorgio Laboratore (Palermo, 1984) è un vero e proprio designer girovago. Nel 2006 lascia Palermo dopo la laurea in Disegno Industriale per approdare a Barcellona e collaborare con il designer-artista Diego Fortunato. Trasferitosi a Milano nel 2010 lavora come freelancer, con lo pseudonimo di The Worker, nell’ambito del product e dell’interior design.


Luca Scarpellini
Classe 1982, ex artista di strada e ingegnere meccanico mancato. Si occupa di scenografia e design del riuso con il marchio useDesign, tramite il quale progetta, realizza e commercializza pezzi unici e serie limitate di divertenti prodotti per la casa che hanno origine da vecchi oggetti abbandonati nei mercatini delle pulci e nei ferrivecchi.

Sito web: www.usedesign.it


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