Con ‘TTozoi’ la muffa diventa arte. Si chiama ‘Muffe su Tela’ ed è l’inedito progetto del duo avellinese formato da Pino Rossi e Stefano Forgione, in arte ‘TTozoi’, in mostra a Napoli nelle due sale espositive del Castel dell’Ovo dal 5 al 20 marzo 2010, (vernissage il 5 marzo a partire dalle 17,00); la mostra e il catalogo (oltre 50 immagini delle opere esposte e testo bilingue) sono cura del Prof. Luca Beatrice, già curatore della Biennale di Venezia 2009.
L’originale ricerca di ‘TTozoi’, che realizza le proprie opere attraverso la proliferazione naturale di muffe, consiste nell’agire preventivamente sulla tela vergine lasciando che una muffa spontanea divenga evento artistico.
“Le spore,- spiegano gli artisti - prive di qualsiasi memoria formale e tecnica, non determinano più un’esecuzione, ma un atto che si esaurisce con la creazione naturale. L’arte concettuale – conclude il duo avellinese - ha cercato di sottrarre l'arte stessa a vincoli formali e culturali, giungendo al ripudio di prospettiva, storia, forma e soprattutto della natura, con TTozoi si ha una violentissima torsione prospettica, grazie alla quale è proprio da quella natura così mortificata, che rinasce il nuovo concettualismo “naturalmente informale”.
“TTozoi – commenta il prof. Luca Beatrice - sono oggi i fautori di un nuovo Informale, assoluto. O meglio, secondo la definizione che danno della loro suggestiva filosofia, naturalmente assoluto. Perché il principio naturale, spontaneo e incontrollabile, sta alla base di uno slittamento estremo di significato verso la materia intesa come principio e fine dell’opera. Natura, principio di indeterminazione, non-forma, non-gesto”
L’originale ricerca di ‘TTozoi’, che realizza le proprie opere attraverso la proliferazione naturale di muffe, consiste nell’agire preventivamente sulla tela vergine lasciando che una muffa spontanea divenga evento artistico.
“Le spore,- spiegano gli artisti - prive di qualsiasi memoria formale e tecnica, non determinano più un’esecuzione, ma un atto che si esaurisce con la creazione naturale. L’arte concettuale – conclude il duo avellinese - ha cercato di sottrarre l'arte stessa a vincoli formali e culturali, giungendo al ripudio di prospettiva, storia, forma e soprattutto della natura, con TTozoi si ha una violentissima torsione prospettica, grazie alla quale è proprio da quella natura così mortificata, che rinasce il nuovo concettualismo “naturalmente informale”.
“TTozoi – commenta il prof. Luca Beatrice - sono oggi i fautori di un nuovo Informale, assoluto. O meglio, secondo la definizione che danno della loro suggestiva filosofia, naturalmente assoluto. Perché il principio naturale, spontaneo e incontrollabile, sta alla base di uno slittamento estremo di significato verso la materia intesa come principio e fine dell’opera. Natura, principio di indeterminazione, non-forma, non-gesto”
L’evento è organizzato con il patrocinio della Regione Campania, della Provincia di Napoli, del Comune di Napoli, dell’assessorato alla cultura del Comune di Napoli, dell’assessorato alla Politiche Giovanili della Provincia di Avellino, della Camera di Commercio di Avellino, della Fondazione l’Annunziata, dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, dell’Ordine degli Architetti di Avellino.
Il progetto è in collaborazione con “Cantine Donnachiara” di Montefalcione (Av), con “Miele e Musica” di Avellino e Magma Interior Design di Napoli.
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