venerdì 17 dicembre 2010

INSIDER INTERVISTA L'ATELIER DESIGNTRASPARENTE


1) Da cosa nasce la tua passione per il design?

Da bambino, quando mio nonno mi disse:” se hai bisogno di qualcosa costruiscitelo ”…., da quel giorno ho capito che individuare un bisogno, e trovare la soluzione per risolverlo era quello che avrei voluto fare nella vita.
Sono un portatore sano di creatività e curiosità…….

2) Qual è stato il tuo percorso formativo?

Io e Francesca siamo il corpo e l’anima dell’Atelier Designtrasparente, nato dall’esigenza di unire le nostre due menti curiose in un progetto comune.
Ci siamo conosciuti nel 2004, quando per motivi di lavoro abbiamo cominciato a collaborare sporadicamente.
Io progettavo stand per un società di Roma, Francesca invece aveva aperto da poco il suo laboratorio di lavorazioni di materie plastiche. Due percorsi progettuali diversi, ma con molti punti in comune.
Abbiamo capito di essere due Artigiani/Designer per via della nostra doppia personalità: una creativa e libera da vincoli di ogni tipo, contrapposta all’altra più pratica, che ci obbliga a sottostare a regole precise e severe che sono quelle del mondo produttivo.
Questo ha fatto nascere il nostro Atelier Designtrasparente.
Creatività, curiosità, ricerca, sperimentazione, innovazione, colore e  trasparenze.
Questi sono gli ingredienti principali con i quali realizziamo saporiti progetti d’interni, gustosi allestimenti fieristici e piccantissimi arredi e complementi d’arredo in materiale plastico.
Abbiamo progettato e prodotto, all’interno della nostra struttura, tre linee di complementi d’arredo in plexiglas, presentate ufficialmente lo scorso mese alla mostra d’arredo Moacasa.
Le nostre linee di complementi d’arredo, hanno come caratteristica principale la funzionalità, unita al senso estetico, una linea sottile tra stravaganza e semplicità.
I nostri oggetti, realizzati con metodologie artigianali, hanno uno spiccato carattere industriale.

3) Quale personaggio del mondo del design ha "influenzato" i tuoi lavori e il tuo modus operandi?

Non vorrei ripetermi ma penso che Bruno Munari, sia uno dei personaggi chiave del nostro approccio progettuale, insieme ovviamente ai grandi maestri come, Mies van der Rohe, Le Corbusier, Charles Eames, Rietveld e i più contemporanei Starck,per il suo approccio “giocoso” al design ed il suo modo tutto nuovo di comunicare la sua immagine di designer.
Sottsass per la sua propensione all’inserimento dei colori nell’arredamento  e Gaetano Pesce per quanto riguarda la sperimentazione sui materiali.

4) Quali materiali prediligi e perché?

A volte le passioni non si possono spiegare.
Abbiamo sempre avuto un interesse particolare per le materie plastiche, ci affascinano le forme rigorose che si possono realizzare grazie a semplici lavorazioni, contrapposte alla vivacità dei colori e ai vari gradi di  trasparenza disponibili.
Tutte caratteristiche intrinseche del metacrilato e delle altre materie plastiche, ma non ci poniamo limiti o vincoli in questo senso, anzi, se proprio dobbiamo dirla tutta pensiamo che non esista un materiale per eccellenza, adatto per qualsiasi produzione, piuttosto ogni materiale ha una sua peculiarità , che il designer deve interpretare, capire e sperimentare.

5) Cosa conta di più per te nella realizzazione di un progetto: l'idea, la tecnica, la sperimentazione?

Sperimentazione 100%
Idea/Intuizione 100%
Tecnica 100%
Ops…i conti non tornano!
A parte gli scherzi sono tutte e tre estremamente importanti e da tenere in considerazione.
Sperimentare è fondamentale per… scoprire, l’intuizione/idea è importantissima per ….risolvere e la tecnica/metodologia è da seguire per….. raggiungere il massimo risultato con il minimo sforzo.

6) Con chi ti piacerebbe collaborare e perché?

Mi sarebbe piaciuto moltissimo collaborare con il grande maestro Bruno Munari, per capire meglio il suo approccio al design, per provare “sul campo” quello che ho studiato di lui sui libri.

7) Quando progetti qualcosa, qual è il tuo target di riferimento?

Quando progetto qualcosa cerco sempre di risolvere un problema o un esigenza e quindi il target di riferimento sono tutte quelle persone che hanno quel tipo di bisogno.


8) Qual è il progetto a cui sei legato di più e perché?

Il progetto della lampada Booklight.
Con il progetto BL io e Francesca abbiamo capito che tra di noi poteva esserci di più di un semplice scambio di idee o di esperienze.
Abbiamo dato vita a qualcosa che era nell’aria e che prima o poi, inevitabilmente, sarebbe accaduto.
Abbiamo compreso che le nostre due figure erano compatibili e si completavano perfettamente.
Affermiamo che la Booklight è stato il principio dell’ atelier perché è stato il primo progetto sul quale abbiamo lavorato insieme, tutto è successo così rapidamente e naturalmente senza quasi accorgercene.
Idea di progetto, bozza, disegno tecnico, prototipo, revisioni, prototipo definitivo, produzione…tutto in 10 giorni e le prime lampade erano in mostra in una fiera del settore arredo.
Non ce ne siamo resi conto ma avevamo realizzato le fondamenta del nostro Atelier.

9) Vorresti vedere una tua creazione in casa di...?

Tutti gli abitanti di questo pianeta!

10) Un oggetto entra nella storia del design quando...?

Quando è utile, esteticamente accattivante, costa il giusto e oltre a funzionare bene emoziona chi lo utilizza….o quando riceve delle ottime recensioni…

11) L'oggetto di design più bello? Quello più utile? Quello più inutile? Quello che vorresti portasse la tua firma?

Il più bello è la Chaise_longue di Le Corbusier, ogni volta che la incrociano i miei occhi mi emoziono!
I più utili sono il lucchetto,la lampada da garage, la sdraio da spiaggia, e tanti altri che utilizziamo ogni giorno, molto spesso di autori ignoti, ma pensati nel modo giusto, che non andranno mai fuori moda perchè ben progettati a svolgere la loro funzione.
Il più inutile  è il famigerato Juicy Salif spremiagrumi di Philippe Starck….bellissimo.
Forse è per questo gli si perdona tutto?
Il pezzo che avrei voluto progettare è la Booklight lampada porta libri, ops, ma quella porta la mia firma!

12) Quanto contano da 1 a 10 nel successo di un progetto: la scelta del materiale; la scelta del colore; l'utilità; l'estetica; il target di riferimento; una buona recensione/visibilità?

La scelta del materiale è fondamentale quindi un bel 10.
La scelta del colore è importantissimo per trasmettere dei messaggi,serve per comunicare ed emozionare quindi un bel 10.
L’utilità beh un bel 15!
Estetica 5 se non accompagnata dall’utilità.
Target di riferimento mi sembra più una cosa da marketing piuttosto che da designer…2
Una buona recensione e una buona visibilità…..10 se si vuole vendere il progetto o l’oggetto…..0 se si pensa solo al bene dell’utente finale e a realizzare un prodotto di qualità.
Il passaparola è e rimane sempre il metodo migliore di pubblicità!

13) Hai un blog o un sito personale?

Veramente abbiamo due blog ed un sito!
Il primo è reperibile all’indirizzo designdigitale ed è il blog dove parlo del mio lavoro di exhibition e production design.
Spiego e racconto il lavoro di ogni giorno, come progettare stand ed allestimenti, consigli utili su cosa e come scegliere uno spazio fieristico, i materiali disponibili e le continue sperimentazioni su forme e approcci alla progettazione. Racconto i nuovi progetti in cantiere e cerco di confrontarmi sulla qualità estetica e funzionale degli oggetti di design che ho in mente di produrre.
Uno spazio dove interagire con colleghi ed  appassionati di design , uno spazio dove i curiosi possono scovare notizie interessanti ed utili.
Il secondo è designtrasparente ed è un blog dove cerchiamo di far conoscere meglio le materie plastiche,dalle lavorazioni alla manutenzione, dove  trovare consigli ed idee su come arredare con il plexiglass, il policarbonato  ed i materiali trasparenti in generale.
Dove presento ogni mese un complemento d’arredo in metacrilato,blog,siti sull’arredamento e  giovani ed emergenti designer artigiani, che come me  progettano ed autoproducono i loro pezzi.
Il sito, dove trovate tutti i nostri lavori, lo abbiamo inagurato qualche settimana fa e lo potete visitare digitando l’indirizzo www.designtrasparente.com .

14) Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

A beh ormai lo sanno tutti , diventare più famosi di Philippe  Starck…..


15) Saluta i lettori con un pensiero tutto tuo.

Un saluto a tutti i lettori di Insider ai quali consiglio di leggere, mangiare la nutella,e sorridere almeno una volta al giorno!
Vi lascio con una frase del maestro Munari che diceva: “ Il bello è la conseguenza del giusto”.

Un ringraziamento a Valentina Falcinelli per l'intervista.

1 commento:

  1. Al seguente link potrete visionare alcuni dei lavori finali del corso di Design Industriale della facoltà di Architettura Quaroni di Roma.

    http://www.uniroma.tv/?id_video=17952

    Ufficio Stampa di Uniroma.TV
    info@uniroma.tv
    http://www.uniroma.tv

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